Lanciare una startup innovativa: iniziamo dalla costituzione della società

Categorie: Startup
Dicembre 17, 2021
Tempo di lettura: 7 minuti

Avviare una startup richiede molto impegno e tempo a disposizione, in primis per fare chiarezza sul modello di business da adottare e sul percorso da intraprendere. Strutturare un business plan è sicuramente il primo passo per capire se la tua idea di business e la tua tecnologia possono essere avviate sul mercato. Ma fare impresa significa anche affrontare burocrazia e pratiche amministrative.

Non serve andare troppo avanti con la vita dell’azienda per incontrare le prime pratiche importanti e che condizionano la nascita e la crescita dell’azienda. Come prima cosa, infatti, una startup va costituita e registrata al Registro delle Imprese. Andiamo con ordine.

Per lanciare la tua startup a tutti gli effetti c’è bisogno di redigere un atto pubblico che definisca il perimetro della società, le sue finalità, i suoi soci, le sue caratteristiche per decretare l’avvio della sua attività economica: l’atto costitutivo.

L’atto costitutivo determina l’inizio della vita della società, di qualsiasi tipologia essa sia e le conferisce personalità giuridica, conferendole quindi diritti e doveri.

Dunque, come prima cosa i soci dovranno scegliere il tipo di società che vogliono costituire, che dipende dal tipo di attività e dal livello di responsabilità dei soci. Le due tipologie sono:

  • Società di persone, concentrate sulla forza lavoro dei soci e dei dipendenti e caratterizzate da una forte responsabilità da parte dei soci, i quali rispondono illimitatamente verso i creditori. Ciò significa che i soci sono tenuti a rispondere con il loro patrimonio personale dei debiti e degli obblighi dell’azienda. Le società di persone si dividono in: Società semplice (S.s), Società in nome collettivo (S.n.c.) e Società in accomandita semplice (S.a.s.);
  • Società di capitali, caratterizzate da un legame personale meno forte con i soci, in quanto questi ultimi rispondono ai debiti e agli obblighi della società solo nei limiti di quanto hanno versato (responsabilità limitata verso i creditori). Le società di capitali si distinguono in: Società per azioni (S.p.A.), Società a responsabilità limitata (S.r.l.), Società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.) e Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.).

Nell’atto costitutivo dovranno essere indicate, secondo l’art. 2328 del codice civile:

  • Chi sono i soci, il loro nome o denominazione in caso di altre società e tutti i loro dati (indirizzo, luogo di nascita e identificativo fiscale) insieme alla proporzione di partecipazione al capitale della società;
  • I dati della società costituenda, quindi la denominazione sociale, la sede, la durata e l’attività che costituisce l’oggetto sociale (in base a questa attività le verrà assegnato il cd. Codice ATECO, che determinerà, come vedremo nei prossimi post, la possibilità di essere iscritti alla sezione speciale delle start-up innovative e l’eleggibilità a beneficiare di agevolazioni e contributi vari);
  • Il capitale sociale (minimo 1€ per le S.r.l.s., 10.000€ per le S.r.l. e 50.000€ per le S.p.A.) distinguendo con precisione la porzione di quello sottoscritto e di quello versato. Il versamento minimo in sede di costituzione è pari al 25% del capitale, il che significa che con 2.500€ è possibile costituire una S.r.l.      Vedremo maggiori dettagli sul capitale sociale quando parleremo degli aumenti di capitale;
  • Le modalità di emissione, circolazione e attribuzione di eventuali azioni (per le S.p.A.);
  • I diritti particolari collegati ad alcuni soci o ad alcune azioni;
  • Il sistema di amministrazione adottato, indicando se la società sarà portata avanti da un amministratore unico, da un consiglio di amministrazione, la presenza di un eventuale organo di controllo (collegio sindacale) e i poteri attribuiti a questi organi societari.

L’atto costitutivo può essere steso dagli stessi soci seguendo le linee guida fornite dalla legge oppure dal notaio, che in ogni caso dovrà apporre la sua firma per concludere il contratto (l’atto costitutivo è un contratto a tutti gli effetti!) e dargli finalmente validità.

Una volta redatto l’atto costitutivo il notaio dovrà effettuare l’iscrizione della startup al registro delle imprese affinché questo sia valido verso terzi e permettere quindi in pratica alla società di iniziare la sua attività, concludendo contratti di fornitura, di lavoro, di vendita etc. con terze parti.

Per le start-up innovative c’è un passo in più da fare per beneficiare poi di tutta una serie di agevolazioni. Si dovranno infatti predisporre una serie di documenti per dimostrare di rispettare i requisiti richiesi (vedi nel nostro post quali sono i requisiti) e inoltrarli alla sezione speciale del registro delle imprese. Di questo potrà occuparsi l’amministratore della società, un consulente come il commercialista oppure il notaio che ha redatto l’atto. I documenti da produrre variano in base alla casistica e ai requisiti che si vuole dimostrare ma ne parleremo successivamente nel dettaglio.    

In sintesi, per la costituzione di una società i soci dovranno innanzitutto occuparsi della stesura dell’atto costitutivo, successivamente del versamento del capitale sociale e infine dovranno recarsi dal notaio, che si occuperà della costituzione della società e della sua iscrizione al Registro delle Imprese.

A questo punto il dubbio che sorge spontaneo è: quanto costa costituire una società? I principali costi sono riconducibili a due categorie: i costi per la costituzione dal notaio e i costi per la gestione. In generale, i costi per la costituzione dipendono dalla tipologia di società, dalla città e dal notaio di riferimento. In media, il costo per la costituzione di una S.r.l. ammonta a 1.500€ + IVA e le imposte variano in base al tipo di società (pari a circa 600€ per le S.r.l. ordinarie, 320€ per le S.r.l.s. e 200€ per le Startup). Per quanto riguarda invece i costi per la gestione, questi si riferiscono ai costi per gli adempimenti periodici e per la gestione della contabilità tenuta dal commercialista (ad esempio il versamento delle imposte e il deposito del bilancio). In media, tali costi ammontano a circa 2.500€ l’anno per le S.r.l. ordinarie e 2.000€ l’anno per le società di persone.

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